lunedì 31 ottobre 2011

La notte della luce a Orsara


Falò e teste del purgatorio: è questo il significato di “Fucacoste e cocce priatorije”, la notte dei cento fuochi, delle zucche-lanterna, la notte più lunga dell’anno per Orsara di Puglia. Qui, nel cuore verde della provincia di Foggia, la sera del 1°novembre si infiamma e si accende fino al mattino seguente. In ogni via, vicolo e piazza ci sono falò, tavole imbandite all’aperto e musica. Non si tratta di Halloween (che per altro si festeggia il 31 ottobre, ndr), ma di un evento che mette in evidenza l’illuminazione della fede, il ricordo dei defunti, il gusto genuino di stare insieme condividendo un momento di comunione caratterizzato dalla magia autentica del legame misterioso tra il mondo dei vivi e quello di quanti vivono nella nostra memoria.


mercoledì 5 ottobre 2011

Orsara - Il rito della vendemmia

I rintocchi mattutini del campanile, o il canto del gallo all’alba, segnavano l’inizio della giornata per i contadini impegnati nella vendemmia.
S’udivano da più punti sull’acciottolato o sulle “chianche” lo scalpiccio dei cavalli o dei muli e il rumore dei carretti che avanzavano portando il loro carico di tini e cesti ancora vuoti.
Alla raccolta partecipavano parenti e amici, che si spostavano di vigna in vigna aiutandosi a vicenda.
D’un tratto la vigna si animava: il carro si spostava lungo i filari dove mani esperte di donne e uomini si affrettavano a colmare i cesti di grappoli maturi.
I cesti sarebbero poi stati svuotati nei tini dove l’uva veniva pigiata per “ammostarla” e aumentare così la capacità del recipiente.