martedì 9 agosto 2011

Notte di San Lorenzo

La notte di San Lorenzo è la serata magica in cui migliaia di occhi si alzano al cielo per riuscire a scorgere quelle “lacrime” luminose a cui affidare l’avverarsi di un sospirato desiderio. Per tutti la notte del 9 e 10 agosto rappresenta la notte delle stelle cadenti: durante questa notte è possibile in molte parti d'Italia osservare e godere di questo fenomeno spettacolare regalato dal cielo notturno. Nel periodo estivo, e precisamente dalla fine di luglio fino al 20 agosto, le Perseidi, ossia uno sciame meteorico, vengono attraversate dall'orbita terrestre creando una vera e propria pioggia meteorica. Il picco di visibilità si concentra intorno al 12 agosto, con una media di circa cento di scie luminose visibili ad occhio nudo e a tutte le ore dalla Terra. Questo sciame è uno dei più rilevanti tra tutti quelli che incrociano il nostro pianeta nel corso della sua rivoluzione intorno al Sole.
La cometa che ha generato questo sciame è la Swift-Tuttle, con un nucleo che misura circa 10 km. Il suo ultimo passaggio al perielio è stato nel 1992, e il prossimo sarà nel 2126. Le meteore che noi possiamo osservare sono particelle rilasciate durante le orbite passate della cometa. La velocità con le quali impattano l'atmosfera terrestre è di circa 59 km/s. Le prime osservazioni dello sciame delle Perseidi vennero fatte dai Cinesi nel 36 d.C. Le Perseidi sono popolarmente chiamate "Lacrime di San Lorenzo" in quanto in antichità il momento di picco si collocava intorno al 10 agosto, ma attualmente si è spostato nel corso dei secoli di circa due giorni in avanti.

La scienza- Dal punto di vista scientifico, in questo periodo dell’anno la Terra orbita attorno al Sole e lungo la sua strada incontra particelle di roccia e piccoli detriti lasciati dalle comete che millenni or sono hanno incrociato in questo angolo di Universo. Quelle che vengono comunemente chiamate stelle cadenti in realtà non sono affatto stelle, ma rocce sospese nello spazio che, a contatto con l'atmosfera terrestre, si disintegrano e creano la caratteristica scia nel cielo. È un fenomeno per la verità banale, che si ripete praticamente ogni giorno. Ciò che cambia intorno al 10 agosto è l'intensità: la Terra attraversa una porzione di spazio molto ricca di detriti, ed è ovvio che il fenomeno cresca esponenzialmente. Queste notizie sono note praticamente a tutti, eppure le spiegazioni rigorose e scientifiche non sono ancora riuscite a scalfire il fascino di sdraiarsi su un prato in una notte d'estate, rigorosamente lontano dalle luci della città, e osservare le scie che nascono e muoiono nel cielo in poche frazioni di secondo. E magari esprimere un desiderio da custodire gelosamente, altrimenti non si avvera.

La tradizione- La tradizione cristiana ha invece legato questo fenomeno al martirio del santo Lorenzo, dal III secolo sepolto nell'omonima basilica a Roma, e le stelle cadenti sono le lacrime versate dal santo durante il suo supplizio; esse vagano eternamente nei cieli, e scendono sulla terra solo il giorno in cui Lorenzo morì, creando un'atmosfera magica e carica di speranza. In questa notte, infatti, si crede si possano avverare i desideri di tutti coloro che si soffermino a ricordare il dolore di San Lorenzo, e ad ogni stella cadente si pronuncia la filastrocca "Stella, mia bella stella, desidero che…", e si aspetta l'evento desiderato durante l'anno.

Nella tradizione popolare, le stelle del 10 agosto sono anche chiamate “fuochi di San Lorenzo”, poiché ricordano le scintille provenienti dalla graticola infuocata su cui fu ucciso il martire, poi volate in cielo. In realtà è sostenuto da molti storici che il santo non fu sottoposto al martirio della graticola, bensì fu decapitato. Nell'immaginario popolare l'idea dei lapilli volati in cielo ha comunque preso piede, tanto che ancora oggi in Veneto un proverbio recita "San Lorenzo dei martiri innocenti, casca dal ciel carboni ardenti". Questa tradizione è così radicata e evocativa che anche il grande poeta Giovanni Pascoli vi dedicò un canto, chiamato “X agosto”, in cui rievocò la morte del padre ucciso in un'imboscata proprio quel giorno.

I sette bagni di San Lorenzo- In Romagna, il giorno di San Lorenzo ci si deve immergere sette volte in mare, per purificarsi e per attirare a sé fortuna e felicità. Infatti, fin dall'antichità in questa giornata vi era sulla riviera romagnola un grande afflusso di bagnati, provenienti dalla campagna, speranzosi di veder le loro malattie portate via dal mare, e di propiziarsi un anno migliore e più fortunato. La stessa legenda, in chiave cristiana, giustifica l'usanza con un'apparizione di San Lorenzo, avvenuta a Cervia, quando la cittadina fu colpita dalla febbre malarica. Si narra infatti che il Santo del 10 agosto apparve in sogno ad una ragazza malata, indicandole la via della guarigione nelle acque salmastre, che avrebbero donato ai bagnanti i sette doni dello Spirito Santo: Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà e Timore di Dio. Così per estensione, e per paura di future epidemie, ogni anno tutti i paesani della Romagna iniziarono a bagnarsi sette volte in mare il giorno di San Lorenzo.

Notte di San Lorenzo 2011- La notte di San Lorenzo ha conservato quindi il proprio fascino ed è celebrata ancora in tutta Italia con feste, sagre e musica a tutte le ore del giorno e della notte. Notte per la quale sono state scritte poesie, create delle sagre e organizzati ricevimenti ed eventi. In spiaggia, in discoteca, negli alberghi, o anche solo nelle piazze, tutti col naso all'insù! Tempo permettendo, ovviamente. E in quest'estate 2011 caratterizzata dalle nuvole e dalla pioggia c'è davvero da sperare e incrociare le dita.

Attenzione: stelle cadenti in anticipo- Quest'anno con le stelle cadenti bisogna giocare d'anticipo perchè nel momento del picco, che cade nella notte fra il 12 e il 13 agosto, la Luna sarà piena e con la sua luce renderà difficile osservarle. Si prevedono 20-30 meteore l'ora, destinate ad aumentare a 100 durante il picco del 13 agosto, ma che saranno oscurate dalla luminosità della Luna piena. Il culmine, inoltre, è previsto alle 8,00 del mattino. Il consiglio degli esperti è di osservare le stelle cadenti questa notte e domani, perchè la Luna, anche se in fase crescente non sarà ancora piena e di concentrare le osservazioni fra le 2,30 e le 3 del mattino, quando la Luna sarà già tramontata e non arrecherà disturbo.

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